Si intitola istantanea[mente] il libro fotografico su Figline e Incisa che Sabina Broetto e Silvano Monchi hanno realizzato nell’ambito del progetto di fusione delle due città. Si tratta di un vero e proprio viaggio nei due comuni, di cui si testimoniano luoghi, paesaggi, persone, arte e tradizioni in un sapiente mix di classico e moderno.

La presentazione si terrà sabato 12 gennaio alle ore 17 al bar-ristorante del Fashion Groove di Incisa in località Santa Maria Maddalena (ingresso libero), dove resterà in esposizione anche una galleria con le migliori foto del libro; successivamente la mostra sarà allestita anche nei centri di Figline e Incisa.

“Con questo lavoro – hanno spiegato Sabina Broetto e Silvano Monchi – abbiamo voluto presentare queste due città attraverso fotografie fatte istantaneamente, ovvero cogliendo ciò che più ci ha colpiti nel cuore e nella mente. Un’altra particolarità di questi scatti sta nell’uso di tecniche e programmi di smartphone, che ci hanno permesso di rendere questo ‘racconto’ ancor più contemporaneo e vicino ai moderni linguaggi fotografici”.

Sabina Broetto è una designer nel campo della moda e le sue passioni sono la poesia e la fotografia, riguardo alla quale ha scritto centinaia di articoli per importanti riviste di settore; dal 2011 è anche una apprezzata docente di seminari fotografici. Silvano Monchi è tra i fondatori del Circolo Fotografico Arno di Figline e nel corso della sua carriera ha ottenuto svariati riconoscimenti in ambito internazionale, il più recente dei quali nel 2012 con una laurea honoris causa presso l’Università cinese di Jinan alla Facoltà di Designer e Fotografia.

“Questa è Figline e Incisa. Ci siamo detti così quando abbiamo visto in anteprima gli scatti di ‘Istantaneamente’– hanno commentato i sindaci Riccardo Nocentini e Fabrizio Giovannoni -, perché gli autori hanno saputo cogliere sia vedute classiche, sia scorci inediti ma soprattutto una serie di prospettive che ci fanno respirare la quotidianità di queste due città. Come ormai è noto, da oltre un anno abbiamo iniziato un percorso di fusione che vuol rappresentare una risposta alla crisi, un taglio alle spese della politica, un aiuto per la semplificazione amministrativa, uno strumento per reperire finanziamenti da reinvestire sul territorio. E’ sicuramente tutto questo, ma al tempo stesso è molto di più: è infatti la somma del patrimonio artistico delle due città, è il tessuto produttivo, è la scuola, l’associazionismo, sono i cittadini di Figline e Incisa”.