C’erano parenti e amici, compagni di squadra e istituzioni all’intitolazione della pista del campo sportivo del Matassino al ciclista Ugo Fondelli. Deceduto nel 2011, ha lasciato una traccia indelebile nel cuore di chi lo ha conosciuto e con lui ha praticato uno degli sport più affascinanti.

Tra questi un commosso Alfredo Martini, di cui Fondelli è stato gregario nell'anno in cui (1950) vestì il suo unico giorno in maglia rosa. E poi Franco Chioccioli, vincitore del Giro d’Italia 1991 che proprio grazie a Fondelli iniziò a praticare il ciclismo.

A rappresentare le istituzioni sono inoltre intervenuti il presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, il sindaco di Figline, Riccardo Nocentini, l’assessore allo Sport, Caterina Cardi e il presidente della commissione Sport del Comune, Sandro Sarri. E poi il figlio Francesco, che ha scoperto il basso rilievo realizzato alla memoria del padre dall'artista senese Massimo Lippi.

"L’angelo della vittoria", questo il titolo dell’opera, è un richiamo simbolico alla figura gregario che accompagna, assiste e sospinge il suo capitano verso la conquista del traguardo finale. Il marmo rappresenta nella sua forma trapezoidale l’ala di un angelo, di cui si scorge il piumaggio nelle merlature che delimitano il lato obliquo. Il colore rosa richiama il simbolo del primato legato alla maglia rosa del Giro d’Italia. All’interno, nella parte bassa, è tratteggiato il volto di un angelo che ha sulla fronte la fascia del combattente e la corona di alloro simbolo della vittoria. Il diadema, come un terzo occhio, è simbolo del messaggero. Nella parte alta, in basso rilievo è scolpita una coppa come premio al successo. Sul trofeo si arrampica, curvo nella fatica della salita, il nome del ciclista Ugo Fondelli ai cui Lippi ha voluto dedicare l’opera.

Alla cerimonia hanno partecipato anche la Ciclistica Figlinese e tutte le altre società che si allenano nel campo sportivo del Matassino.