Si è tenuta questa mattina la seconda passeggiata esplorativa del centro storico di Figline, inserita nel percorso partecipativo “Il Centro che vorrei” e riservata alle associazioni che si occupano di disabilità sul territorio.
Un modo per toccare con mano, insieme a loro, quali sono le criticità del centro in termini di abbattimento delle barriere architettoniche, nell&39;area più accogliente per tutti. Il metodo della passeggiata esplorativa è già stato utilizzato sabato 13 gennaio, quando molti cittadini hanno preso parte al tour guidato nel centro storico, indicando criticità e suggerendo modifiche e interventi su cui puntare per rivitalizzarlo e riqualificarlo. Stamani la novità è stata l’utilizzo di una app, Kimap, su cui sono stati programmati tre itinerari per testarne l’accessibilità urbana.
Si ricorda che il percorso "Il Centro che vorrei" è promosso dal Comune in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Urbanistica (in sigla INU) per ridisegnare, insieme ai cittadini, il futuro centro storico di Figline. Sono proprio i cittadini, nei vari appuntamenti in programma, a indicare su cosa puntare per riqualificare (sia dal punto di vista funzionale/strutturale sia sociale/culturale) il cuore del capoluogo figlinese.
L’ultima tappa del percorso partecipativo si svolgerà il 3 febbraio al Palazzo Pretorio dove, dalle 10, si terranno due sessioni di lavori: la prima, la mattina, prevede un confronto tra buone prassi di gestione e valorizzazione dei centri storici; la seconda, nel pomeriggio dalle 14, rappresenterà il momento di laboratorio dal quale emergeranno proposte concrete per il centro di Figline.
Toccherà poi a INU raccoglierle in un unico documento, “Linee guida per il centro storico”, che sarà poi allegato al nuovo Piano Strutturale.