Viaggio alla scoperta di Sbriser, lo youtuber (da un miliardo di visualizzazioni) che mette in scena i videogiochi

Appuntamento domenica 14 maggio alle ore 17 al Teatro Garibaldi

A poco più di vent’anni ha oltre un milione e mezzo di iscritti al suo canale, ben oltre un miliardo di visualizzazioni per i suoi video e fa registrare numeri a sei cifre in tutti i social (da Instagram a Tiktok). Sbriser, al secolo Francesco Sanfilippo, classe 2001, è uno dei gamer più famosi su Youtube e ha trovato il tempo anche di pubblicare un paio di graphic novel per Rizzoli per raccontare il suo mondo.

Della sua esperienza parlerà al pubblico di THiNK domenica 14 maggio al Teatro Garibaldi (ore 17) nell’incontro "Viaggio nel mondo di Sbriser". Sbriser ha cominciato a dedicarsi al gaming da adolescente («Da piccolino mio padre mi faceva giocare al Sega Megadrive, con il primo Sonic The Hedgehog, poi con il Gamecube, PS2, PSP e così via!»), poi si è appassionato a Minecraft, che è diventato il suo palcoscenico ideale per un format di roleplay nel quale lui stesso recita interpretando numerosi personaggi, ciascuno con una voce e una personalità unica: «Mi piace creare storie, Minecraft è un bel sandbox amato da tutti ed è molto semplice da usare».

Se deve elencare i suoi strumenti del mestiere li riassume in cinque elementi: «Sicuramente PC, Microfono, Cuffie, Mouse e Tastiera. Semplici ma efficaci».

Lavora alla creazione dei suoi contenuti dalle tre alle sei ore al giorno e recentemente si è trasferito dalla nativa Palermo a Milano («Mi sento più libero che mai e pronto a fare esperienze»).

La sua giornata-tipo è molto varia: «Dipende da quello che devo registrare. Mi piace giocare nel mio secondo canale a giochi usciti da poco così da poter star dietro alle tendenze, mentre per il primo canale dipende. Solitamente vengo influenzato da quello che guardo negli anime o serie/film. Oppure prendo spunto da youtubers esteri».

Nei personaggi che interpreta c’è molto di se stesso: «Molte delle caratteristiche derivano da mie esperienze e hobby vari, quali Sonic, Anime e tante altre cose che hanno creato la persona che sono oggi. Ogni personaggio invece è immaginario con annesso il suo carattere, tranne Elox e Krukko che sono gli unici ad essere davvero così!».

Se gli chiedete come è essere uno youtuber di successo, o quale è il segreto per arrivare dove è arrivato lui, la risposta sarà a metà tra il poetico e il criptico: «Youtube è una giungla, devi essere pronto di immergertici al 100%, costruirci la tua baracca tra le frasche per poi dirigerti sempre più in alto tra gli alberi. Cadrai tantissime volte perché molti rami si spezzeranno, ma un giorno con fatica e costanza riuscirai a uscire fuori dalle loro chiome così da ammirare il cielo e i suoi benefici».

Per stare a contatto con la sua community Sbriser utilizza soprattutto la piattaforma Discord, ma non trascura gli altri social: «Mi piace usare le storie di Instagram ma sono tornato molto attivo con Tiktok, che penso possa essere un’ottima vetrina per me e il mio canale Youtube».

Tiene molto ai suoi followers: «Provo sempre a renderli felici e a far capire loro che non sono una persona inavvicinabile ma anzi un amico con il quale si possono confidare. Gli haters invece sono una minima parte e sinceramente non me ne curo molto».

Ovviamente Sbriser è molto attivo anche fuori da Minecraft: «Mi piacciono gli Indie Horror che gioco nel mio canale secondario “Sbriser FRZ” e amo la saga di "Assassin’s Creed," però in generale mi piacciono i giochi story driving single player. Ah sì, amo anche un po' il competitivo per giocarlo con amici, giochi come "CS: GO" e "Valorant"».

In libreria sono apparsi prima “Una Stormoavventura! La scomparsa di Dolcetta!” e poi “CraftUniversity FriendZ”, entrambi editi da Rizzoli: «Volevo fare qualcosa di più serio, con un world building e una trama che non si indirizzasse necessariamente a Minecraft, e dunque appena ne ho avuto l’opportunità, mi sono messo d’impegno. Ovviamente i fumetti non sono disegnati da me. Però, avendo la passione del disegno fin da quando ero piccolo, ho provato a utilizzare la tavoletta grafica e molti dei disegni che si trovano sul mio canale/miniature sono opera mia».

Quando a 13 anni ha aperto il suo canale Youtube le reazioni in famiglia sono state discordanti: «Mio padre era stracontento, a mia madre invece non piaceva il fatto che gli dedicassi tanto tempo, col rischio di trascurare così la scuola».

Francesco, nonostante il successo immediato, si è comunque lasciato aperto anche il percorso di riserva, con il diploma da perito elettronico: «La scuola serve per arrivare a determinati obiettivi della vita, culturalmente e personalmente è importante. Questa cosa viene un po’ meno in lavori come il mio, però se si vuole andare per una strada creativa, bisogna sempre avere un piano B che possa essere un diploma o meglio ancora una laurea. Nel mio caso già sapevo al quinto anno di superiori che avrei fatto lo youtuber al 100%, ma ho deciso comunque di prendere il diploma, perché… mai dire mai!».

 

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