Commemorazione Giorno Ricordo e Giorno Memoria

A Figline e Incisa saranno coinvolte le scuole il 4 febbraio con la proiezione di “Pecore in erba”


Quest’anno il Comune di Figline e Incisa Valdarno celebra lo stesso giorno, il 4 febbraio, sia il Giorno della Memoria che il Giorno del Ricordo. La prima commemorazione è stata individuata a livello mondiale il 27 gennaio e segna l’abbattimento dei cancelli di Auschwitz da parte dell’Armata Rossa e che è stata istituita a livello internazionale per ricordare le vittime dell’Olocausto; il Giorno del Ricordo, invece,  commemora la tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle Foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra.

Dunque il 4 febbraio la Presidenza del Consiglio comunale promuove un incontro con gli studenti della città in cui interverranno la presidente Cristina Simoni, la sindaca Giulia Mugnai, l’assessore alla Cultura e il presidente dell’Anpi, Cristoforo Ciracì; nell’occasione sarà proiettato “Pecore in erba” di Alberto Caviglia. Il film, uscito nel 2015, è costruito come se fosse un documentario e racconta la storia di un giovane attivista antisemita, che diventerà eroe nazionale.

“Per la prima volta quest’anno abbiamo deciso di trovare un’unica data, una giornata per riflettere non solo sulle Foibe e sull’Olocausto ma su tutte le persecuzioni – ha spiegato la presidente Cristina Simoni -. Purtroppo nel mondo esistono ancora situazioni in cui vengono negati diritti umani e crediamo sia giusto fornire ai nostri studenti un orizzonte di riflessione completo, una visione più ampia”.

“La decisione di trovare un unico momento di riflessione – continua l’assessore alla Cultura, Mattia Chiosi – nasce da un percorso condiviso con le scuole del territorio. In particolare, si tratta di un’abitudine già consolidata nelle iniziative che, annualmente, si svolgono nelle scuole di Incisa e che abbiamo deciso di condividere, applicandola su tutto il territorio comunale. Concentrare in un unico contenitore queste diverse commemorazioni, infatti, non può che rappresentare un’occasione utile per partire dalla condanna ai crimini del passato e riflettere su quelli perpetuati nel presente, uscendo anche da quell’impasse politica che in taluni casi utilizza queste commemorazioni solo come pretesto per inutili strumentalizzazioni”.

 

 


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