Gioco d'azzardo: Comuni e Asl fanno squadra per constrastarlo

Amministratori e operatori socio sanitari a Figline, questa mattina, per cercare soluzioni condivise al problema


Si è tenuto questa mattina, a Palazzo Pretorio (piazza San Francesco, Figline), l’incontro dal titolo “Disturbo da gioco d’azzardo. Individuazione di modalità di aiuto integrate sul territorio” promosso dal comune di Figline e Incisa Valdarno e dalla Azienda USL Toscana Centro. Si è trattato di un vero e proprio tavolo tecnico tra sindaci, assessori, forze dell'ordine, assistenti sociali, operatori Suap, personale socio-sanitario, agenti di Polizia Municipale dei Comuni del Valdarno fiorentino e della Valdisieve, finalizzato a presentare il nuovo servizio Ser.T sul gioco d’azzardo (attivo dallo scorso ottobre presso il Distretto socio sanitario di Figline), oltre che a confrontarsi sulle problematiche legate alla sua diffusione. Il gioco d’azzardo, infatti, è stato riconosciuto come nuova dipendenza dalla normativa nazionale sul tema, che è stata approfondita nel corso dell’incontro insieme all’onorevole Paolo Beni, parlamentare del Pd e membro della XII commissione parlamentare su Affari Sociali, e a Serena Spinelli, consigliere regionale e membro della III commissione su Sanità e Politiche sociali; tra i relatori anche il Capitano della Compagnia dei Carabinieri di Figline, Luca Mercadante, e il Comandante Luigi Cioffi della Tenenza della Guardia di Finanza di Pontassieve.


Nel gioco d’azzardo la performance non dipende dalla pratica. Quando sta giocando, il giocatore patologico sembra credere di avere il controllo sul risultato, dimenticandosi che questo è invece dovuto al caso. L'atto del giocare e l'idea di una vincita sollecitano le aree cerebrali coinvolte nel sistema della ricompensa, in modo del tutto analogo a quanto farebbero l'abuso alcolico o l'abuso di sostanze psicotrope, procurando esaltazione e piacere nell'immediato. Il gambler è indotto a ricercare nuovamente e sempre più spesso la medesima sensazione, con un meccanismo che ben presto determina assuefazione. In base a ciò, con il supporto delle più recenti osservazioni, al Disturbo da Gioco d'Azzardo, adesso, è attribuito a tutti gli effetti lo “status di dipendenza”.


Tornando al servizio attivo a Figline, i residenti dei comuni del Valdarno Fiorentino e della Valdisieve (Figline e Incisa Valdarno, Reggello, Rignano sull'Arno, Pontassieve, Rufina e Pelago) possono rivolgersi all’equipe del Sert chiamando i numeri 055.9508356/330 oppure recandosi personalmente in via Giovanni da Verazzano 20, dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 14. Dell'equipe - che lavora nel totale rispetto della privacy dell’utenza - fanno parte medici, psicologi, assistenti sociali, educatori e infermieri che, in casi di necessità, affiancano agli interventi di natura socio sanitaria individuali e familiari anche servizi di consulenza finanziaria e legale. L'accesso al servizio è diretto e non necessita di richiesta medica.


Nel 2014 i soggetti in carico a tutti i Ser.T. del Dipartimento delle Dipendenze di Firenze per Disturbo da Gioco d'Azzardo sono stati complessivamente 209, mentre gli utenti che si sono rivolti ai Ser.T. di Figline e di Ponte a Niccheri nel 2015 sono stati 16, 10 maschi e 6 femmine, il 69% di essi ha un'età compresa tra i 30 e i 50 anni.


“L’incontro di oggi è stato un’occasione per riflettere su questa nuova emergenza sociale – ha commentato l’assessore alle Politiche sociali, Ottavia Meazzini -, approfondendo sia gli aspetti normativi sia le ricadute sociali e sanitarie che la dipendenza da gioco d’azzardo provoca. Un modo per informare sui servizi offerti dal personale del Ser.T ma, soprattutto, per cercare soluzioni condivise al problema, uniformando le modalità di approccio delle varie professionalità coinvolte, dagli assistenti sociali agli operatori del Suap fino agli agenti di Polizia Municipale”.  

 


 


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