Ponterosso: ponte privato abusivo e pericoloso, sarà demolito

Il Tribunale Superiore delle Acque rigetta il ricorso dei proprietari. Il Comune lo rimuoverà subito


Il ricorso non merita accoglimento”. Sono le parole con cui si è espresso il Collegio del Tribunale superiore delle acque pubbliche (Tsap), chiamato a pronunciarsi sul ricorso presentato dai proprietari del ponte sul Ponterosso sul quale pende un’ordinanza di demolizione contingibile ed urgente del novembre 2013.


Quindi, ritenendo “che sussistano i presupposti di necessità ed urgenza per l’adozione di provvedimenti extra ordinem finalizzati alla tutela della pubblica incolumità e della sicurezza urbana”, il Collegio ha di fatto decretato la demolizione del ponte peraltro desumendo che sia stato “abusivamente realizzato”. La sua pericolosità era stata accertata direttamente dalla Provincia di Firenze tramite la Polizia idraulica a seguito della ricognizione effettuata nelle ore immediatamente successive l’alluvione del 21 ottobre 2013. Allora si rilevò come la presenza del ponte avesse costituito impedimento al regolare deflusso delle acque, provocando l’esondazione e il conseguente allagamento delle aree adiacenti. In particolare, la tracimazione del torrente causò il danneggiamento di 19 auto, allagamenti ad infrastrutture pubbliche tra cui il cimitero, a 75 residenze private e ad 8 attività produttive.


Da qui l’inizio della querelle giudiziaria finita sulla scrivania del Tribunale, che nel settembre 2014, dopo averla rigettata per 3 volte, ha accolto la richiesta di sospensiva presentata dai proprietari del ponte. Nel frattempo, per sopperire a queste lungaggini burocratiche ed evitare nuove esondazioni, il Comune ha eseguito due diversi interventi sull’alveo del torrente con l’obiettivo di mitigare la presenza del ponte. Inoltre, l’ottobre scorso fu istituita anche una procedura di Protezione Civile ad hoc in modo da garantire una maggior sicurezza dell’abitato dello Stecco.


“Finalmente è arrivata la sentenza del Tribunale Superiore delle Acque pubbliche: possiamo demolire il ponte privato sul torrente Ponterosso. I primi a cui l’ho detto sono stati i cittadini presenti ieri sera all’assemblea pubblica al Circolo dello Stecco, perché sono stati proprio loro ad aver subìto i danni più gravi dell’alluvione 2013. E’ una vittoria sulla burocrazia, per l’interesse della collettività: è una vicenda su cui abbiamo mantenuto una linea ferma e decisa, nonostante si siano interposte lungaggine che mi hanno costretta a rivolgermi al presidente del Consiglio Renzi, passando dal Prefetto fino al Presidente della Regione Rossi e al capo missione #italiasicura, Erasmo D’Angelis”. “Ma ora non è il momento di abbassare la guardia sulla sicurezza idraulica – hanno aggiunto la sindaca Mugnai e la sua vice Caterina Cardi -. Anzi, sul torrente Ponterosso spenderemo 3,2 milioni di euro per opere di mitigazione (con Regione e Città metropolitana e Autorità di Bacino) oltre a 45mila euro per il borro di Sant’Andrea che scorre nelle stesse zone colpite dall’alluvione del 2013”.


La parte più rilevante di queste opere di mitigazione rientrano nelle procedure semplificate che la Regione Toscana ha adottato sulla base del decreto Sblocca Italia, varato con l’obiettivo di agevolare anche gli interventi di Protezione Civile e sicurezza idrogeologica. Al Comune spetterà quindi la progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva, nonché la realizzazione delle opere per la mitigazione del rischio idraulico secondo una copertura dei costi che vede compartecipare Regione Toscana (2.379.456,23 euro), Città Metropolitana (405.743,77 euro) e Comune (483.738,29 euro).

 


«Torna alla lista