Sindaca su Ponterosso: “Insieme a ponte giù anche tanta burocrazia”

Demolito il ponte privato che fu tra cause alluvione 2013. Ora opere sicurezza idraulica per 3,2 mln euro


“Insieme al ponte oggi vanno giù anche mesi di burocrazia inutile ed estenuante”. E’ il commento della sindaca Giulia Mugnai a seguito della demolizione del ponte privato che fu tra le cause dell’alluvione del 21 ottobre 2013 e su cui la scorsa settimana è arrivata la sentenza del Tribunale superiore delle acque pubbliche (Tsap). Il Collegio ha infatti respinto il ricorso dei proprietari ritenendo “che sussistano i presupposti di necessità ed urgenza per l’adozione di provvedimenti extra ordinem finalizzati alla tutela della pubblica incolumità e della sicurezza urbana”.


La sua pericolosità era stata accertata direttamente dalla Provincia di Firenze tramite la Polizia idraulica a seguito della ricognizione effettuata nelle ore immediatamente successive l’alluvione. Allora si rilevò come la presenza del ponte avesse costituito impedimento al regolare deflusso delle acque, provocando l’esondazione e il conseguente allagamento delle aree adiacenti. In particolare, la tracimazione del torrente causò il danneggiamento di 19 auto, allagamenti ad infrastrutture pubbliche tra cui il cimitero, a 75 residenze private e ad 8 attività produttive.


Da qui l’inizio della querelle giudiziaria finita sulla scrivania del Tribunale, che nel settembre 2014, dopo averla rigettata per 3 volte, ha accolto la richiesta di sospensiva presentata dai proprietari del ponte, salvo poi respingerla con una sentenza inoppugnabile arrivata la scorsa settimana. Infine oggi l’epilogo, con la ruspa entrata finalmente in azione e per demolire il ponte.


“Ci sono voluti 16 mesi per applicare questa ordinanza di demolizione – ha detto la sindaca – un tempo che per quei cittadini alluvionati nel 2013 è trascorso molto lentamente, con tante preoccupazioni per una nuova esondazione. Per la protezione dei nostri cittadini non ci possiamo permettere tempi così lunghi. Comunque abbiamo mantenuto fede all’impegno preso con loro nei tanti sopralluoghi fatti insieme: il ponte è stato demolito ed abbiamo ottenuto dalla Regione di proseguire la messa in sicurezza del Ponterosso con una procedura semplificata da 3,2 milioni di euro”.


Proprio in queste ore, infatti, il Comune di Figline e Incisa Valdarno sta definendo il crono programma di queste opere di mitigazione, che rientrano nelle procedure semplificate che la Regione Toscana ha adottato sulla base del decreto Sblocca Italia, varato con l’obiettivo di agevolare anche gli interventi di Protezione Civile e sicurezza idrogeologica. Al Comune spetterà quindi la progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva, nonché la realizzazione delle opere per la mitigazione del rischio idraulico secondo una copertura dei costi che vede compartecipare Regione Toscana (2.379.456,23 euro), Città Metropolitana (405.743,77 euro) e Comune (483.738,29 euro).

 

 

 

 


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