Sportello antiviolenza: nel 2010 ricevute 14 nuove richieste
Nel mondo almeno una donna su tre è stata picchiata, costretta a rapporti sessuali, o ha subito qualche forma di abuso. In Italia, secondo l’indagine Istat del 2007 il 14,3% delle donne con un rapporto di coppia attuale o precedente ha subito almeno una violenza fisica o sessuale dal partner e nella quasi totalità dei casi le violenze non sono state denunciate. Offrire sul territorio servizi specifici significa quindi facilitare le donne nel percorso di uscita dalla violenza e per questo nel dicembre 2006 l’Amministrazione comunale di Figline ha firmato una convenzione con l’associazione Artemisia per interventi a sostegno di donne che si trovano a vivere in situazioni di violenza e maltrattamento fisico, psicologico, economico, violenza sessuale e stalking. Con l’apertura nel febbraio 2007 dello sportello di consulenza con sede a Figline, le richieste registrate sono aumentate in modo esponenziale: nel 2007 sono state 15 (il 46.6% in più rispetto al 2006), dato che negli anni successivi è stato confermato, mentre 14 sono le nuove richieste arrivate nel 2010. Da febbraio 2007 a novembre 2010 le donne che si sono rivolte allo sportello sono 56 per un totale di 61 figli minori coinvolti. I dati del periodo gennaio-novembre 2010 risultano coerenti con i dati degli anni precedenti dove la maggior parte delle nuove richieste arriva da donne italiane: il 78,6 % è di nazionalità italiana, il 7,1 % proviene da un paese dell’Unione Europea, il 14,3 % da altri paesi. La tipologia di violenza maggiormente presente comprende ripetute aggressioni fisiche e psicologiche, nel 71,4 % dei casi, violenza psicologica nel 21,4 %, violenza economica nel 14,2 %, forma di violenza, spesso sottovalutata, che in realtà limita fortemente la libertà e l’autonomia delle donne soprattutto nel momento di uscita dalla situazione di violenza. La violenza, nella quasi totalità delle richieste pervenute, viene perpetrata all’interno di relazioni affettive significative, nel 57,1 % dal marito, nel 7,1 % dal convivente, nel 14,3 % da ex convivente.
“I dati del nostro sportello – ha spiegato l’assessore alle Pari opportunità, Anna La Cognata - sono in linea con quelli nazionali ed è molto triste, ma vero, che il killer più spietato per le donne si trova tra le mura domestiche: mariti, padri, conviventi o ex partners sono la maggiore causa di morte. La situazione della donna maltrattata è spesso senza via di uscita quando non ha una forma di sostentamento economico, cosa che spesso la costringe a non denunciare o a sfuggire alla violenza. Il contributo dei centri antiviolenza come Artemisia si rivela in questi casi determinante sia per il sostegno psicologico fornito alle donne, sia per la possibilità di rifugio in case che rimangono segrete, in modo da scongiurare pericoli per la salute della donna ed eventualmente dei figli. Infine voglio dire una cosa alle donne in difficoltà: non abbiate paura e rivolgetevi al centro antiviolenza pìù vicino, che vi aiuterà ad uscire da condizioni di vita umilianti ed insopportabili”.
Ricordiamo che per informazioni sullo sportello e per richieste di aiuto è possibile telefonare tutti i giorni dalle 10 alle 17 al seguente numero telefonico: 055.602311.