Visita in fabbrica in ricordo delle donne operaie

Per la Festa della donna la Presidente del Consiglio comunale omaggia le operaie del calzaturificio Tani

 
 
 


Questa mattina la Presidente del Consiglio comunale di Figline e Incisa Valdarno, Cristina Simoni, ha voluto riscoprire il significato della Festa della donna decidendo di omaggiare con la mimosa le operarie del calzaturificio Tani di Figline.

Così la Presidente ha voluto ricordare le donne decedute insieme ad altri operai nell'incendio del marzo 1911 a New York alla fabbrica Triangle, quello che fu definito come il più grave incidente industriale della storia della città e spesso confuso come vera origine della “Giornata internazionale della donna”.


Nonostante l'errata natura dell'evento, la festa è comunemente ricondotta a questo tragico incidente e la presidente ha scelto di omaggiare quelle donne che rappresentano con il loro lavoro l'affermazione di parità di diritti e di tutele sia in ambito sociale che soprattutto in ambito lavorativo, tema sul quale il comitato per le pari opportunità continua la sua sensibilizzazione con il ciclo di incontri “Forme di discriminazione” nel quale martedì 10 si parlerà proprio della trasformazione della società industriale in quella dei servizi.


Il calzaturificio figlinese rappresenta un’importante realtà produttiva sul territorio, un buon esempio di fabbrica attenta ai diritti e tutele dei lavoratori e delle lavoratrici.

Non dobbiamo limitarci a considerare queste donne solo come operaie, ma anche ricordare che alcune di loro sono madri e mogli – ha spiegato la presidente Cristina Simoni - e che con il loro contributo nel mondo del lavoro, specialmente in questa azienda che il prossimo anno festeggerà 50 anni di attività, rappresentano le lotte del mondo femminile portate avanti nei decenni scorsi anche nel nostro Paese. Le donne ormai sono tutelate nello svolgimento del loro lavoro in fabbrica, ma non per questo si deve smettere di ricordare la lunghissima strada fatta per arrivare a questi traguardi”.


Simbolo della giornata al femminile è la mimosa, fiore tipico del mese di marzo scelto appositamente dalla partigiana Teresa Noce proprio per la sua semplicità: da “attoa turbare l'ordine pubblico”, come veniva definita negli anni ‘50 la distribuzione di questo fiore, è diventato un amorevole e semplice gesto verso quella parte della società che per troppi anni non ha visto riconosciuti i diritti dovuti.

 

 

 


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